Aziende nell'agro di Canosa (BA), piantate ad olivo nel secolo scorso dagli avi dell'attuale proprietario, l'avvocato Giovanni Sinesi, e da circa 20 anni gradatamente ristrutturate secondo un programma frutto della felice collaborazione tra un professionista che ama la terra, ma che voleva fosse economicamente redditizia, e un gruppo di esperti della Facoltà di Agraria di Bari: prof. Mario Bucci, prof. Giuseppe Laccone, prof. Pasquale Montemurro.Entrambe le aziende fanno capo ad un centro aziendale in cui hanno sede l'amministrazione e una stazione di imbottigliamento dell'olio. Dalle iniziali 70 piante per ettaro di varietà Coratina che risalgono all'inizio del '900 (previa eliminazione del mandorlo successivamente consociato e la fratturazione degli strati profondi calcarei del terreno per aumentare la capacità di assorbimento dell'acqua ed il relativo drenaggio) nel 1977-78 si è proceduto al rinfittimento, sempre con varietà Coratina, con altre piante così che l'investimento oggi risulta di 210 piante per ettaro. Nel 1986 è iniziata l'adozione della lotta guidata con l'obiettivo di ridurre gli interventi per la protezione delle piante.Sempre nell'86 è stata modificata sostanzialmente l'architettura delle piante, che erano allevate a "vaso barese", adottando una tecnica di potatura diversa da quella tradizionalmente attuata nel territorio, limitando gli interventi censori e, quindi, riducendo notevolmente l'impiego di manodopera; tale tecnica ha permesso di arricchire notevolmente la vegetazione degli olivi, nei quali veniva contemporaneamente lasciata vuota la parte interna per favorire la penetrazione della luce e la circolazione dell'aria.Questa complessa ed onerosa trasformazione ha consentito la riduzione del 30% dei costi e l'aumento di 3 volte della produzione di olive.